Il mondo dei videogame è vastissimo e si può trovare davvero di tutto ma potrebbe esservi sfuggito un dettaglio: in questo vasto mondo rientrano anche i fast food.
Che sia in chiave satirica oppure no, ci sono dei videogiochi che hanno come tema quello del fast food, scopriamo insieme di quali si tratta.
Fast Food
Delle labbra si muovono animatamente qua e là per lo schermo, cercando di ingerire tutto il cibo possibile. Questo videogame nato per l’Atari 2600 è nato nel 1983. L’obiettivo, nel caso in cui non fosse chiaro, è quello di mangiare tantissimo e ingrassare. I nemici, in questo caso, sono i cetriolini rancidi viola.
Burger Time
Nostalgia degli anni Ottanta? Potete fare un salto al 1983 giocando a Burger Time, che ha come protagonista lo chef Peter Pepper. Il suo compito è quello di creare un burger evitando i suoi nemici mortali: Mister Pickle, Mister Egg and Mr. Hot Dog. Si tratta, rispettivamente, di cetriolini in salamoia, uova e hot dog e, per quanto riguarda i primi due, sono ingredienti che spesso non dispiacciono agli amanti dei burger. Ma qui si tratta di giocare e non bisogna avere pietà per il nemico!
McDonald’s Videogame
Il collettivo Molleindustria produce videogiochi con chiaro intento provocatorio. McDonald’s è una delle multinazionali più grandi al mondo e la catena di fast food è stata spesso criticata per numerosi aspetti: dagli ingredienti utilizzati per i piatti al modo in cui tratta gli impiegati. Se volete imparare a gestire una catena di fast food di McDonald’s ed essere spietati, potete mettervi alla prova. Il nome è stato cambiato anche in Burger Tycoon, per evitare problemi con il marchio.
McKids
Dicevamo, McDonald’s è il primo che viene in mente quando si parla di fast food. Nel 1993 è arrivato il gioco McKids, praticamente Super Mario in versione Mc: il protagonista era un bambino che doveva recuperare la borsa magica di Ronald McDonald, il celebre clown, rubata da Hamburglar (gioco di parole nato dall’unione di “hamburger” e “burglar”, che vuol dire “ladro”). La multinazionale non fu entusiasta del risultato.
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