Di cibo nel film “Shining” di Stanley Kubrick ce n’è tantissimo: la famiglia Torrance deve trascorrere molti mesi all’interno dell’Overlook Hotel durante il gelido inverno, perciò la dispensa è ben rifornita.
Anche se non gioca un ruolo principale, il cibo appare spesso viene citato sotto diverse forme nel capolavoro di Stanley Kubrick e non mancano le menzioni nel libro. Nei primi capitoli, infatti, descrivendo le abitudini di Danny, Stephen King rivela la sua passione per gli snack: tiene in mano una Baby Ruth col rischio che si sciolga e l’amorevole e preoccupata mamma Wendy a merenda gli offre degli Oreo.
Snack americani famosi in tutto il mondo, che invece non si vedono nel film. Nell’opera di Kubrick però Danny (Danny Lloyd) è intento a parlare con il suo “amico” Tony mentre mangia un sandwich. I fan più attenti si sono chiesti cosa contenga e la risposta più gettonata è che sia un classico della merenda americana a base di burro di arachidi e prosciutto.
La parte più ricca di cibo, ovviamente, rimane quella della dispensa. Dick Hallorann (Scatman Crothers) mostra a Wendy (Shelley Duvall) tutte le forniture presenti nella gigante dispensa dell’albergo. La neve sta per arrivare e l’Overlook Hotel per molto tempo sarà inaccessibile, la famiglia dovrà fare affidamento sulle scorte, che però sembrano essere più che sufficienti – nonostante venga citato un caso di cannibalismo ripescato dal passato. Mentre Wendy e Dick si aggirano per la dispensa si notano numerose scatole di cereali e l’immancabile Heinz Ketchup, il cibo principale ovviamente è in scatola per via della lunga conservazione. La dispensa sarà, poi, il posto in cui Jack (Jack Nicholson) verrà rinchiuso quando raggiungerà l’apice della sua follia. “Shining” è diventato ben presto un film cult che ha dato l’ispirazione per la creazione di feste a tema, menu incluso: su tutti primeggia il “RedRum“, cocktail rosso (red) a base di rum, ovvia e dovuta citazione alla parola scritta da Danny e anche al rosso sangue che contraddistingue numerose scene del film, che qui sotto potete vedere in una simpatica versione Oreo.
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