Hai mai bevuto un’acqua in lattina? Se non l’hai fatto, è il momento di scoprire Liquid Death. Quest’acqua delle alpi austriache è un prodotto che spopola negli USA e che è nato per la scena punk e skater americana. Nel giro di pochissimo tempo il marchio Liquid Death ha saputo ritagliarsi una consistente fetta di mercato, diventando un vero e proprio fenomeno, con un fatturato di oltre 130 milioni di dollari nel 2022. Qual è il segreto del suo successo?
Acqua, fonte di vita (e di fatturato)
Come evidenziato da Il Post, negli ultimi anni negli Stati Uniti riscuotono sempre più successo le bevande analcoliche ed è in crescita anche il mercato dell’acqua in bottiglia. Uno dei motivi del successo è anche la maggiore consapevolezza dei consumatori sulla necessità di uno stile di vita sano, che includa quindi una riduzione di bibite gassate e molto zuccherate. L’acqua è un ottimo compromesso, in tutta la sua semplicità: è un prodotto che si può raccontare in molti modi – a seconda della provenienza o dell’immagine del brand – e si può proporre in più varianti – naturale, frizzante, aromatizzata.
Liquid Death include tutto questo, una sapiente operazione di marketing e la valorizzazione del bene primario più essenziale di tutti. Il nome stesso ha un fortissimo impatto: morte liquida, appunto, per il motto “uccidi la tua sete” che rimanda subito all’importanza di mantenersi idratati. Tutto questo non funzionerebbe se non ci fosse una bella confezione tutt’intorno ed infatti a colpire, insieme al nome, sono le lattine. Che sembrano lattine di birra, con immagini che richiamano il mondo metal.
La mente dietro il successo di Liquid Death
Dietro il successo di Liquid Death c’è il nome di Mike Cessario (ha lavorato con Netflix, tra le altre cose, al lancio di “House of Cards” e “Stranger THungs”), graphic designer che si è distinto per il suo unconventional marketing, in questo caso si è concentrato su un target in particolare, quello degli straight edge, mescolandolo con la scena punk e il mondo degli skater. Gli straight edge appartengono a quella categoria di persone, in particolare giovani, che scelgono di avere uno stile di vita sano, di non bere, fumare o fare uso di droghe. È a loro che si rivolge sempre più spesso il mercato proponendo, appunto, bevande e snack più adatti al loro stile di vita.
Liquid Death, quindi, ha fatto il suo debutto nell’ambito underground ma il vero salto è avvenuto quando Live Nation l’ha selezionata come acqua ufficiale per i propri eventi, garantendo un’incredibile visibilità al brand. Che a sua volta, con uno stile così facilmente riconoscibile e il suo marketing diretto e piuttosto aggressivo, ha fatto il resto. Da qui sono arrivate numerose iniziative, che hanno coinvolto tatuatori, skater, gruppi metal e rock, che hanno consolidato la brand identity. Il teschio che si scioglie, logo del brand, è così apprezzato che molte persone hanno scelto di tatuarselo. Il brand ha collaborato con membri degli Alkaline Trio, Anti-Flag e Rise Against per realizzare un intero album punk basato sui commenti degli hater; ed ha reclutato lo skateboarder Tony Hawk per creare un’edizione limitata di skateboard.
Sul sito ufficiale, che fa pensare a tutto fuorché a un brand che produce acqua, la dichiarazione è semplice ed efficace (ancora una volta): “siamo solo una divertente azienda di beverage che odia il corporate marketing tanto quanto te. La nostra missione malefica è quella di far ridere le persone e portarne sempre di più a bere sempre più spesso drink salutare, il tutto aiutando ad abbattere l’inquinamento da plastiche”, le lattine in alluminio di Liquid Death sono “infinitamente riciclabili”. L’acqua utilizzata proviene dalle Alpi austriache, viene raccolta con cura in modo da preservarne la purezza; non contiene additivi nè dolcificanti ed è disponibile sia nella versione naturale che in quella frizzante oppure aromatizzata. Vuoi assaggiarla? La trovi qui.
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