Sgambetti tra aziende: Hydrox è il nome di un brand di biscotti che possono essere considerati gli “Oreo originali”.
Cosa vuol dire? Che i cookie sandwich più famosi al mondo, gli Oreo, sono arrivati solo quattro anni dopo il debutto sul mercato degli Hydrox. In seguito hanno avuto molta più fortuna ma dal 1908 Hydrox continua a resistere e adesso vuole difendere il proprio brand con le unghie e con i denti. Nelle prime settimane di agosto l’azienda ha lanciato un’accusa contro la Mondelez, la compagnia che possiede Oreo. A primo impatto potrebbe sembrare un’accusa ridicola: Oreo nasconde gli Hydrox dagli scaffali dei supermercati. Ma pensate un attimo alla grande distribuzione e a quanto possa influenzare il cliente trovare o meno un prodotto immediatamente disponibile.
L’accusa di Hydrox
Con un lungo messaggio pubblicato su Facebook, l’azienda ha richiamato l’attenzione della FTC (Federal Trade Commission), accompagnando il messaggio ad alcune immagini. Nel corso degli ultimi anni, infatti, Hydrox ha ricevuto diverse segnalazioni da parte di molti utenti. Tutt’ora – basta leggere i commenti – in molti notano che improvvisamente non hanno trovato più i biscotti o che, guardando attentamente, li ritrovavano in fondo agli scaffali. In queste settimane Hydrox ha ricevuto molto supporto e i messaggi di numerosi addetti ai lavori che hanno spiegato il modus operandi della Mondelez: in sostanza tantissimi negozianti hanno subito una sorta di minaccia. Veniva chiesto loro di nascondere o togliere Hydrox dagli scaffali, altrimenti non avrebbero più concesso loro di vendere gli Oreo. Questi ultimi sono così celebri che sarebbe davvero impensabile eliminarli dalle vendite, perciò la cosa è andata a discapito dell’altra azienda. Il tentativo, nemmeno troppo velato, era quello di causare una crisi tale da mandare i biscotti fuori produzione.
Come funzionano le minacce
Nel post pubblicato su Facebook, Hydrox ha spiegato come e perché la Mondelez ha agito:
La risposta è piuttosto semplice. Mondelez usa quella che in gergo è chiamata “DSD” ovvero “distribuzione diretta”. Questo significa che hanno i loro mezzi di trasporto e il loro personale per le consegne e i restock nei negozi, dove si recano un paio di volte a settimana, a livello nazionale. I restock di Hydrox vengono fatti direttamente dagli impiegati dei supermarket, di notte, e i prodotti vengono presi dai loro magazzini. Non pensavamo che un competitor che nascondesse i nostri biscotti avrebbe costituito un problema finché uno degli acquirenti di una delle più grandi catene statunitensi ci ha detto “Porteremo gli Hydrox nei nostri negozi ma dovrete affrontare un problema ben più grande”.
L’azienda ha poi richiesto il supporto degli utenti, che si sono fatti sentire numerosi e già ci sono stati i primi segni di miglioramento, a partire da Amazon.
Foto via Facebook
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