Il burro di arachidi è uno dei prodotti più consumati negli Stati Uniti ed è la base di molti deliziosi snack. Ma com’è nato?
In molti attribuiscono la paternità di questo prodotto al geniale inventore George Washington Carver. La storia di questo personaggio è già particolare di per sé e contribuì a risollevare le sorti dell’Alabama grazie alle sue innovazioni. Carver si concentrò molto sulle piantagioni di arachidi e nel corso della sua vita registrò numerosi brevetti, anche al di fuori del mondo di quelle che chiamiamo “noccioline”. Proprio per il suo impegno in quest’ambito si crede spesso che anche il burro di arachidi sia stata una sua invenzione. La storia, invece, è iniziata ancora prima.
Dalle civiltà precolombiane all’epoca moderna
I primi riferimenti al burro di arachidi risalgono addirittura alle popolazioni inca e azteche. Questi popoli usavano tostare le arachidi per poi crearne una pasta. In seguito arrivò George Washington Carver, ex schiavo con una storia incredibile alle spalle, che brevettò 300 modi diversi per utilizzare le arachidi, incrementando le vendite di questo prodotto. Tuttavia, la paternità del peanut butter è stata attribuita ad altre persone.
Per esempio a Marcellus Gilmore Edison, che nel 1884 brevettò un procedimento per creare la pasta di arachidi in Canada. Nel 1895 il Dr. John Harvey Kellogg (sì, quello dei celebri cereali) brevettò un altro procedimento per creare il burro di arachidi. A differenza di quello di Edison, il procedimento di Kellogg non prevedeva la tostatura. La soluzione del dottore, com’era successo in precedenza anche con i cereali, era stata pensata per dare proteine e nutrimento a chi non riusciva ad ingerire cibi solidi. Nel 1903 il Dr. Ambrose Straub, di St. Lous, nel Missouri, brevettò una macchina per fare il burro di arachidi. Da lì il commercio di questo prodotto continuò ad espandersi ed oggi si trova in più versioni, con qualche contaminazione (magari la marmellata) e in tantissime preparazioni, snack inclusi.
Oggi negli USA oltre il 94% delle persone utilizza questo prodotto versatile, buono a colazione come a merenda ed anche in moltissime altre ricette, che siano dolci o salate. A Carver rimane il merito di aver esaltato le qualità delle arachidi che, contrariamente a quanti molti pensano, non sono noccioline ma legumi.
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