La storia della Quaker Oats inizia da molto lontano ed è sicuramente parte integrante della sua capacità di resistere nel tempo.
La Quaker Oats Company (questo il nome per intero) è conosciuta in tutti gli Stati Uniti per i suoi prodotti a base d’avena. Una confezione di cereali non manca mai nella dispensa di una famiglia americana e ormai la celebrità del marchio – merito anche del product placement – è arrivata anche da questa parte dell’oceano.
Le origini dell’azienda
Tutto ha avuto inizio nel 1901 con l’unione di quattro mulini: la Quaker Mill Company di Ravenna, in Ohio, un mulino di cereali di Cedar Rapids, in Iowa, la German Mills American Oatmeal Company di Akron, in Ohio, e la Rob Lewis & Co. American Oats and Barley Oatmeal Corporation. Quattro realtà molto importanti che si sono affermate fin da subito sul mercato per la produzione di cereali da colazione. Ad oggi, la Quaker è una delle aziende principali nella produzione di cereali, specializzata soprattutto nella produzione di avena. A questo si sono aggiunte numerose attività finanziarie e commerciali, dall’acquisto del brand di giocattoli Fisher-Price (dal 1969 al 1991) fino a Snapple (nel 1994, poi rivenduto tre anni dopo). Dal 2001 la Quaker Company è stata acquisita dalla multinazionale PepsiCo.
La Quaker nel 1922 introdusse sul mercato la Quaker Quick Oats, uno dei primi prodotti pronti in scatola. In seguito questo è diventato uno dei punti di forza dell’azienda, affermatasi nelle case degli statunitensi anche per la velocità di preparazione di una colazione che rimane comunque proteica e nutriente.
La questione Willy Wonka
Come succede sempre ai grandi brand, le polemiche non possono mancare. Nel 1971, all’uscita del cult “Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato“, la Quaker finì al centro dell’attenzione. Il famoso film con protagonista Gene Wilder è stato in parte finanziato proprio dall’azienda. Questa operazione è stata sempre considerata una grande mossa commerciale per promuovere i propri prodotti. L’accordo, inoltre, prevedeva che la Quaker avrebbe potuto utilizzare i nomi di alcuni dolciumi mostrati nel film per produrre snack dolci. L’intento c’era ma di fatto l’azienda non riuscì a fare grandi cose, nonostante l’enorme potenziale a disposizione, sfruttato successivamente dalla Nestlè, che acquistò il marchio.
Quali sono i prodotti
Il cavallo di battaglia della Quaker Oaks è senza alcun dubbio il porridge. Il piatto, tipico anglosassone, è conosciuto in Italia anche col nome di “pappa d’avena” e solitamente è accompagnato dalla frutta. La Quaker propone più varianti, come quella alla mela o alla banana, ma anche la versione originale, senza aggiunte. La comodità sta anche nella confezione, che si può portare comodamente via con sé. Una soluzione ottima per chi di mattina non può dedicare molto tempo alla colazione, un pasto fondamentale per affrontare la giornata al meglio.
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