Marshmallow Fluff fa venire subito l’acquolina in bocca, tutti la conoscono: è la deliziosa crema spalmabile al gusto marshmallow con la quale si preparano i fluffernutter.
Si tratta di sandwich a base di Marshmallow Fluff e burro di arachidi, due ingredienti adorati negli USA, immancabili per la perfetta merenda. Ma com’è nata questa crema e, soprattutto, come ha fatto a diventare così famosa? La bontà non basta, a volte del buon marketing è indispensabile. Se i marshmallow venivano preparati già ai tempi degli antichi Egizi, le prime ricette di una crema di marshmallow molto simile alla fluff compaiono nel 1896 nel libro di ricette di Fannie Farmer. Siamo a Boston, che all’epoca era diventato un centro fiorente di produzione di caramelle e dolciumi, inclusa la crema di marshmallow. La prima in assoluto a finire in commercio si chiamava Snowflake Marshmallow Creme. Marshmallow Fluff, invece, fu creata da Archibald Query, che iniziò a venderla porta a porta a Somerville, Massachusetts, nel 1917.
Presto la crema diventò la passione di tutte le casalinghe, che il pomeriggio preparavano i fluffernutter per i loro bambini. Accadde perché, sempre nel ’17, la Durkee-Mower decise di comprare la ricetta di Query, che la cedette per soli 500 dollari. La compagnia fu una tra le prime a fare pubblicità via radio e investì per far funzionare al meglio il prodotto, coinvolgendo i migliori artisti per crearne il packaging, rimasto quasi invariato da allora. I colori del barattolo della crema Marshmallow Fluff sono patriottici, richiamano quelli della bandiera americana. In più, il fatto che il prodotto esista da così tanto tempo, riesce a fare leva sull’effetto nostalgia, legando più generazioni a un ricordo unico. L’investimento della Durkee-Mower si rivelò riuscitissimo e, grazie alla spinta pubblicitaria, la Marshmallow Fluff riuscì a sbaragliare la concorrenza. Da allora, oltre al packaging, anche gli ingredienti sono rimasti quasi invariati e la crema si rivela sempre una soluzione valida per improvvisare uno snack dolce.
Photo by Sharon McCutcheon on Unsplash
Add comment