Ha quasi cento anni la barretta di cioccolato Mr. Goodbar, un nome e una garanzia che fanno parte della Hershey Company.
Correva l’anno 1925 quando la barretta fu immessa sul mercato, riscuotendo successo. Nonostante la formula sia stata modificata per rimanere al passo coi tempi, la barretta ha resistito al passare degli anni. Ancora oggi, infatti, rimane uno degli snack americani dolci più diffusi e amati. Come molti altri, anche la Mr. Goodbar è entrata a far parte della cultura popolare, per questo motivo è ancora in vendita.
Com’è nato il suo nome?
Il nome dello snack tradotto letteralmente in italiano fa sorridere e non ha molto senso, visto che vuol dire “Signor Tavolettabuona”. L’idea di ribattezzare così la tavoletta di cioccolato è dovuta al fatto che il nome suonasse bene. Sicuramente meglio di “Mr. Hershey”, che era il nome scelto inizialmente per il prodotto. La barretta fu inventata dal chimico Samuel Hinkle. All’epoca la compagnia aveva intenzione di espandere il proprio mercato e puntare su qualcosa di nuovo. Allora andavano moltissimo le arachidi, così Hinkle iniziò a sperimentare e a lavorarci, arrivando a creare la formula della Mr. Goodbar. Nella battaglia tra arachidi spagnole o della Virginia, furono le prime a trionfare: venivano fritte nello strutto per poi essere mescolate al cioccolato al latte.
Come abbiamo già visto per il sandwich al burro di arachidi e marmellata, allora le arachidi erano finalmente accessibili a tutti ed erano considerate molto nutrienti. Per questo motivo per la Mr. Goodbar si diffuse l’appellativo di “tasty lunch”. Negli anni della Grande Depressione le barrette costavano dai 2 ai 5 centesimi ma conferivano subito energia e davano un senso di sazietà. Inizialmente l’azienda – in particolare Milton Hershey – non era molto convinta di voler associare il proprio cioccolato alle arachidi. La barretta fu quindi venduta sotto il nome fittizio della Chocolate Sales Corporation, inventato da William Murrie. Quest’ultimo era il presidente della Hershey e l’iniziale del suo cognome è una delle M (anche se riferita al figlio, Bruce) che compongono il nome di un altro snack popolare: le M&M’s.
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