Il Carnevale piace a tutti, grandi e piccini, perché è un’occasione per fare festa e divertirsi, magari sfoggiando delle maschere originali.
In Italia il Carnevale più famoso è sicuramente quello di Venezia, anche se il più antico è quello di Fano. Ci sono altre città che si sono contraddistinte per il loro modo di festeggiare, come Viareggio e Acireale. Ogni anno le sfilate dei carri in maschera attirano migliaia di persone e i carri – che richiedono mesi e mesi di lavoro – spesso sono delle vere e proprie opere d’arte. Per non parlare, poi, del celeberrimo Carnevale di Rio, che attira persone da ogni parte del mondo.
Quando è Carnevale?
Il Carnevale 2018 quest’anno cade l’11 febbraio, ma sapete perché questa festa si chiama così? Il termine deriva dal latino “carnem levare”, cioè “togliere la carne”. Tutto è collegato alla Quaresima, il martedì grasso era infatti l’ultimo giorno in cui era possibile mangiare carne prima dell’inizio del periodo quaresimale, che dura 40 giorni. Come accade spesso con le feste cristiane, le origini sono ben più lontane e sono pagane. Il Carnevale, infatti, nella sua forma “goliardica” è molto simile ai festeggiamenti che gli antichi romani facevano per i Saturnali, dove usavano anche travestirsi. I Saturnali erano dei rituali che segnavano la chiusura del vecchio anno – simboleggiato da un fantoccio da bruciare – il benvenuto al nuovo ed erano anche l’occasione in cui gli schiavi potevano essere considerati alla pari dei loro padroni.
Coriandoli per tutti!
Oltre che le maschere, il Carnevale fa subito venire in mente i coriandoli. Lo sapete perché si chiamano così? Il loro nome deriva da quello della pianta di coriandolo. In epoca rinascimentale a Carnevale o per altri festeggiamenti, come i matrimoni, si facevano seccare i frutti della pianta, che venivano ricoperti di bianco per l’occasione per poi essere lanciati in aria. Nel corso del tempo questi si sono evoluti in confetti, infatti in inglese i coriandoli si chiamano “confetti”, mentre per noi sono le dolci mandorle ricoperte di zucchero e tutte le loro varianti, che si regalano in occasione di matrimoni, battesimi, ecc. I coriandoli, invece, si sono trasformati in tanti allegri pezzettini di carta che i bambini si divertono a lanciare per le strade mentre sfoggiano le loro mascherine.
Frittole e chiacchiere
Ogni regione ha le sue specialità in fatto di cibo: sotto Carnevale spuntano chiacchiere dappertutto, il loro nome però cambia in base alla zona in cui vengono fatte. Le frittole veneziane sono un altro must, i dolci di Carnevale si trovano nelle pasticcerie, nei supermercati, ma sono anche un’occasione per vedere mamme e nonne ai fornelli, pronte a deliziare i palati dei loro commensali e a tramandare quella che è una bellissima tradizione. Qual è il tuo dolce di Carnevale preferito?
Photo by Jason Leung
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