George Herman Ruth è considerato una delle più grandi leggende del baseball americano, nasceva a Baltimora il 6 febbraio 1895. La sua infanzia trascorse nella casa sopra il saloon gestito dai suoi genitori e non fu un periodo facilissimo: di otto fratelli, solo lui e la sorella Mary riuscirono ad arrivare all’età adulta, già a sette anni George aveva preso l’abitudine di bere e fumare tabacco.
Non era esattamente un bambino modello, i genitori non riuscivano a tenerlo sotto controllo, pertanto lo mandarono in un istituto di frati e la sua vita cambiò radicalmente a partire da quel momento. Da lì arrivò l’amore per il baseball e anche il soprannome di “Babe“, per via dei suoi atteggiamenti infantili. Nel giro di pochi anni “Babe” Ruth divenne un fenomeno, il suo record di 60 fuoricampo in campionato rimase imbattuto per oltre 30 anni.
Nel periodo in cui Babe Ruth era all’apice del successo, la Curtiss Candy Company diede vita a una gustosissima barretta di caramello, fudge e arachidi ricoperti di cioccolato. La barretta piacque subito al pubblico americano, sia per il gusto che per il prezzo fortemente competitivo. In più si chiamava “Baby Ruth“, un evidente omaggio al campione di baseball che in quegli anni faceva sognare l’America. La barretta nacque nel 1921 ma rimane tutt’oggi un prodotto amatissimo e noto, non manca qualche riferimento nella cultura popolare.
Il più celebre rimane quello ne “I Goonies“, il film del 1985 diretto da Richard Donner. La scena è quella in cui Chunk impara a comunicare con Sloth e gli offre, appunto, una barretta di Baby Ruth, una delle delizie americane più famose di sempre. Se ne vede una anche nel post-apocalittico “The Day After – Il giorno dopo” del 1983.
Anche se la versione più gettonata sul nome di questa barretta rimane l’omaggio al campione di baseball, c’è chi sostiene che invece il nome derivasse da Ruth Cleveland, la prima figlia del presidente Grover Cleveland. La bambina, amata dal popolo americano, era stata rinominata “Baby Ruth” e morì a soli 13 anni a causa della difterite. La Curtiss Candy Company inizialmente dichiarò di aver rinominato la barretta di cioccolato proprio per omaggiare la piccola Ruth, in realtà pare che volesse evitare di pagare i diritti sul nome di George Herman Ruth, trovando un escamotage modificando semplicemente una lettera del suo soprannome.
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