Sulla calza della Befana sono state raccontate tantissime storie, così tante che a volte si mescolano e si confondono.
Come spesso accade, a confondersi sono soprattutto i riti pagani e la tradizione cristiana. Che siate credenti o meno, tuttavia, il 6 gennaio è la festa dell’Epifania e i più piccoli aspettano l’arrivo della Befana per trovare la loro calza piena di dolciumi. Chi si è comportato meno bene, invece, rischia di trovarci dentro il carbone.
Quella della Befana è a tutti gli effetti una figura folkloristica che però ha trovato il suo spazio nella tradizione cristiana, il 6 gennaio si celebra la festa dell’Epifania. Il termine “epifania” vuole indicare l’apparizione di una divinità, la festività cristiana viene festeggiata esattamente 12 giorni dopo il Natale, quando la stella cometa guida i Re Magi verso Gesù, al quale portano i loro doni. Forse da questo deriva l’usanza di scambiarsi regali ma in tutto questo che ruolo ha la Befana? Pare si trattasse di una donna anziana alla quale i Magi chiesero indicazioni sulla strada verso Betlemme e le chiesero anche di seguirli per far visita a Gesù Bambino. Lei si rifiutò e in seguito se ne pentì, quindi preparò un cesto di dolci da portare in dono al bambino ma, non trovando più la strada, si fermò in ogni casa che trovava sul suo cammino, regalando dolcetti a tutti i bambini che incontrava.
Questa è la versione “cristianizzata” della storia, che affonda le sue radici nella tradizione pagana, dove la simbologia e i numeri giocano sempre un ruolo fondamentale. Gli antichi romani credevano che nelle 12 notti successive al solstizio d’inverno ci fossero delle figure di donne – 12 come i mesi dell’anno – volassero sui campi per rendere fertili i raccolti. La Befana nella tradizione popolare, in effetti, vola, solitamente su una scopa, come raccontano anche le numerose canzoni che la descrivono come una vecchia donna, vestita di stracci e con le scarpe rotte. Forse per questo si lasciano delle calze in dono, un tempo si usava lasciare pure delle scarpe nuove, nel caso in cui la Befana ne avesse avuto bisogno; in caso contrario, le avrebbe riempite di doni. Come nella tradizione pagana originaria, la festa dell’Epifania cade in un periodo in cui Madre Natura gioca un ruolo fondamentale, tutto muore e si prepara alla rinascita. L’arrivo della Befana coincide con la fine del vecchio anno, al quale in molti posti si usa dire addio bruciando un fantoccio per lasciarsi alle spalle l’anno appena finito, dando il via al rito propiziatorio dello scambio dei regali. La festa dell’Epifania viene celebrata in luoghi diversi e in diversi modi, il suo passaggio è previsto questa notte, non dimenticate di lasciare le calze appese al caminetto, sono in arrivo tanti dolcetti.
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