Ti sarà capitato di sentire quest’espressione durante un dibattito: “cherry picking”, letteralmente “raccogliere ciliegie”, si utilizza quando qualcuno, per avere ragione, utilizza solo argomentazioni selezionate, che possano andare a suo favore. Un politico, per esempio, potrebbe usare solo alcune argomentazioni per far valere le sue tesi, scartandone volutamente delle altre per convincere chi lo ascolta a seguire le sue idee. Ma perché proprio la raccolta delle ciliegie?
Scegliere con cura
Immagina una ciotola piena di ciliegie: si sa che una tira l’altra ma è vero anche che la tendenza più diffusa è quella di scegliere i frutti migliori, scartando quelli che sembrano più acerbi o che hanno un colore e una consistenza meno convincenti. Portare solo argomentazioni a proprio favore durante un dibattito o una discussione è esattamente questo: si scelgono le “ciliegie” migliori per il messaggio che si vuole far passare.
Questo significa fornire informazioni incomplete o, nei casi peggiori, sapientemente manipolate per portare qualcuno dalla propria parte. Chi sa fare un buon “cherry picking” è in grado di convincere il prossimo di ciò che sta dicendo, mostrando solo una parte dei frutti, quelli utili a raggiungere il proprio obiettivo. Donald Trump, per fare un esempio, è uno dei personaggi politici che più di tutti sfruttano questa tecnica: lo ha fatto parlando di cambiamento climatico ed anche di Covid-19, oppure selezionando spezzoni di video decontestualizzati per contestare Joe Biden, scegliendo sempre e solo argomentazioni parziali ed incomplete per argomentare e validare le sue tesi. E a te quali altri esempi vengono in mente?
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