Il 30 aprile del 1803 gli Stati Uniti con 15 milioni di dollari acquistarono il territorio della Louisiana dai francesi. Nel 1812 il territorio di Orleans prese il nome di Louisiana e diventò ufficialmente il diciottesimo stato della federazione USA.
Anche se la città più famosa dello Stato è New Orleans, la capitale della Louisiana è Baton Rouge. La presenza dei francesi ha influenzato molto la cultura dello Stato, così come quella della popolazione creola, dando vita a un tipo di cucina facilmente riconoscibile e ricercata in tutto il mondo. La Louisiana è uno stato famoso per la coltivazione di arachidi, che vengono consumate bollite in acqua salata, ma si trovano anche tostate – sempre in coppia con la Coca Cola. Tra le altre specialità del posto ci sono i pomodori verdi fritti, cetriolini fritti e il celeberrimo gumbo, zuppa di riso solitamente accompagnata con i gamberi – ingrediente onnipresente a New Orleans.
La Louisiana, però, ha dato i natali anche a un ingrediente che non deve mai mancare nelle cucine di New Orleans: il tabasco (in tutte le sue declinazioni), la celebre salsa piccante che viene prodotta dal 1859. Il peperoncino che veniva originariamente utilizzato appartiene alla specie Capsicum frutescens, la salsa arrivò in Europa circa vent’anni dopo e fu presto imitata da molte altre aziende, a partire dalla Heinz. Oggi la salsa esiste in molte versioni, come la chipotle, habanero e green pepper. Il tabasco insieme alla salsa Worcestershire è anche uno degli ingredienti del Bloody Mary, il cocktail a base di vodka e succo di pomodoro considerato un toccasana per il doposbronza. Questo cocktail, che si è rivelato un must all’ora del brunch, dovrebbe essere stato inventato nel 1939 e nel corso del tempo ha subito evoluzioni e variazioni. Prima di diventare “Bloody Mary“, il cocktail si chiamava “Red Snapper” ed era famoso quello servito al St. Regis di New York. La variazione della ricetta fu dovuta proprio all’introduzione del tabasco.
foto via Flickr
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