Quando diciamo che gli Oreo sono un vero e proprio fenomeno popolare, non scherziamo. Questi biscotti sono una vera e propria icona degli snack americani ma, nel corso degli anni, sono finiti al centro delle storie più assurde e disparate. L’ultima, in ordine cronologico, riguarda i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology, il MIT.
Da oltre 100 anni presente nelle dispense delle famiglie americane (e ormai di tutto il mondo), il biscotto Oreo ha portato moltissime persone a porsi un quesito: perché, quando si divide, il ripieno rimane attaccato a un solo biscotto?
Tra i vari modi di consumare gli Oreo, quello che appassiona maggiormente i fan di questi due cookie ripieni è infatti quello di ruotare leggermente i biscotti e staccarli, mangiando prima il ripieno e poi i biscotti. Uno si aspetta che il ripieno sia più o meno equamente spalmato su entrambi i cookie, eppure non è così. Per rispondere a questo quesito, sono intervenuti perfino gli scienziati.
Perché il ripieno degli Oreo rimane solo su in biscotto?
Lo studio è stato pubblicato lo scorso aprile e rientra in una sezione di studi speciali dedicati al mondo della cucina. I ricercatori hanno deciso di ribattezzare lo studio “Oreology” e si sono concentrati su una serie di esperimenti, condotti attraverso una macchina costruita ad hoc, un reometro rotazionale ribattezzato per l’occasione Oreometer (che trovate nel video qui sotto), per capire come separare i due cookies senza che la crema restasse solo su un lato.
Niente da fare, con qualsiasi tipo di torsione o pressione, è stato impossibile far sì che la crema si disponesse uniformemente su entrambi i biscotti. Per avere un risultato ottimale, la cosa migliore da fare è esercitare una leggera pressione su entrambi i cookie, muovendo un po’ la crema per distribuirla meglio. Con tutta probabilità, si andrà a formare una sorta di mezzaluna su uno e sull’altro biscotto, ma mai una distribuzione uniforme. Quella rimarrà ancora un sogno per i milioni di fan degli Oreo.
Foto via Unsplash
Add comment