Ci sono cose che noi italiani non perdoneremo mai agli USA: l’aver stravolto la nostra cucina.
Per una volta usciamo dal mondo degli snack e ci inoltriamo in quello della cucina, in America ci sono molte ricette che vengono “spacciate” per italiane ma non lo sono affatto. Come i macaroni and cheese, per dirne una. Ma non è l’unica e molti di voi lo sapranno già. Ecco le peggiori ricette americane che vengono presentate come italiane, ne avete mai assaggiata una?
Pepperoni pizza
Quando leggiamo “pepperoni” pensiamo naturalmente ai peperoni, ma non sono quelli che si trovano su questo tipo di pizza. Popolarissima negli USA, è in realtà preparata con un particolare salamino piccante. La nascita di questa pizza dovrebbe risalire al 1919, all’inizio del Novecento andavano diffondendosi ristoranti e pizzerie italiane, si tratta di una delle tante distorsioni frutto del cambiamento e dell’adattamento culturale.
Fettuccine Alfredo
Molti turisti americani arrivano in Italia e al ristorante non vedono l’ora di gustarsi un piatto originale di fettuccine Alfredo... per poi scoprire che in Italia nessuno sa cosa siano. Sono semplici fettuccine condite con burro e parmigiano e un’abbondante spolverata di prezzemolo. Non sono state inventate in Italia ma in America da Alfredo di Lelio. Era il proprietario di un ristorante e creò questo piatto per la moglie, che allora era in gravidanza e stava attraversando una fase di perdita dell’appetito. Alfredo decise di mettere il piatto sul menu del ristorante non appena la moglie si sentì meglio ed ebbe un grande successo, al punto che in molti pensano si tratti di una ricetta al 100% italiana, diffusa in tutta la Penisola.
Chicken parmigiana
Uno dei piatti più amati negli USA in Italia potrebbe essere considerato blasfemo. La parmigiana in Italia si prepara solo ed esclusivamente con le melanzane, ne avete mai mangiata una col pollo? Se andate in America potrebbe capitarvi e spesso potrebbe essere affiancata da pasta. Il motivo della nascita di questo piatto è legato a questioni di necessità. Negli anni Cinquanta in Italia non veniva consumato molto pollo, mentre negli USA non venivano consumate molte melanzane. Gli immigrati italiani non avevano dimestichezza con il pollame, in più cercarono di avvicinarsi il più possibile alle loro origini nonostante fossero lontanissimi da casa e adattarono la ricetta originaria della parmigiana con gli ingredienti che riuscivano a reperire.
Photo by Nirzar Pangarkar
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Ines Di Lelio
STORIA DI ALFREDO DI LELIO, CREATORE DELLE “FETTUCCINE ALL’ALFREDO” (“FETTUCCINE ALFREDO”), E DELLA SUA TRADIZIONE FAMILIARE PRESSO IL RISTORANTE “IL VERO ALFREDO” (“ALFREDO DI ROMA”) IN PIAZZA AUGUSTO IMPERATORE A ROMA
Con riferimento al Vostro articolo ho il piacere di raccontarVi la storia di mio nonno Alfredo Di Lelio, inventore delle note “fettuccine all’Alfredo” (“Fettuccine Alfredo”).
Alfredo Di Lelio, nato nel settembre del 1883 a Roma in Vicolo di Santa Maria in Trastevere, cominciò a lavorare fin da ragazzo nella piccola trattoria aperta da sua madre Angelina in Piazza Rosa, un piccolo slargo (scomparso intorno al 1910) che esisteva prima della costruzione della Galleria Colonna (ora Galleria Sordi).
Il 1908 fu un anno indimenticabile per Alfredo Di Lelio: nacque, infatti, suo figlio Armando e videro contemporaneamente la luce in tale trattoria di Piazza Rosa le sue “fettuccine”, divenute poi famose in tutto il mondo. Questa trattoria è “the birthplace of fettuccine all’Alfredo”.
Alfredo Di Lelio inventò le sue “fettuccine” per dare un ricostituente naturale, a base di burro e parmigiano, a sua moglie (e mia nonna) Ines, prostrata in seguito al parto del suo primogenito (mio padre Armando). Il piatto delle “fettuccine” fu un successo familiare prima ancora di diventare il piatto che rese noto e popolare Alfredo Di Lelio, personaggio con “i baffi all’Umberto” ed i calli alle mani a forza di mischiare le sue “fettuccine” davanti ai clienti sempre più numerosi.
Nel 1914, a seguito della chiusura di detta trattoria per la scomparsa di Piazza Rosa dovuta alla costruzione della Galleria Colonna, Alfredo Di Lelio decise di aprire a Roma il suo ristorante “Alfredo” che gestì fino al 1943, per poi cedere l’attività a terzi estranei alla sua famiglia.
Ma l’assenza dalla scena gastronomica di Alfredo Di Lelio fu del tutto transitoria. Infatti nel 1950 riprese il controllo della sua tradizione familiare ed aprì, insieme al figlio Armando, il ristorante “Il Vero Alfredo” (noto all’estero anche come “Alfredo di Roma”) in Piazza Augusto Imperatore n.30 (cfr. il sito web di Il Vero Alfredo).
Con l’avvio del nuovo ristorante Alfredo Di Lelio ottenne un forte successo di pubblico e di clienti negli anni della “dolce vita”. Successo, che, tuttora, richiama nel ristorante un flusso continuo di turisti da ogni parte del mondo per assaggiare le famose “fettuccine all’Alfredo” al doppio burro da me servite, con l’impegno di continuare nel tempo la tradizione familiare dei miei cari maestri, nonno Alfredo, mio padre Armando e mio fratello Alfredo. In particolare le fettuccine sono servite ai clienti con 2 “posate d’oro”: una forchetta ed un cucchiaio d’oro regalati nel 1927 ad Alfredo dai due noti attori americani M. Pickford e D. Fairbanks (in segno di gratitudine per l’ospitalità).
Un aneddoto della vita di mio nonno. Alfredo fu un grande amico di Ettore Petrolini, che conobbe nei primi anni del 1900 in un incontro tra ragazzi del quartiere Trastevere (tra cui mio nonno) e ragazzi del Quartiere Monti (tra cui Petrolini). Fu proprio Petrolini che un giorno, già attore famoso, andando a trovare l’amico Alfredo, dopo averlo abbracciato, gli disse “Alfré adesso famme vede che sai fa”. Alfredo dopo essersi esibito nel suo tipico “show” che lo vedeva mischiare le fettuccine fumanti con le sue posate d’oro davanti ai clienti, si avvicinò al suo amico Ettore che commentò “meno male che non hai fatto l’attore perché posto per tutti e due nun c’era” e consigliò ad Alfredo di tappezzare le pareti del ristorante con le sue foto insieme ai clienti più famosi. Anche ciò fa parte del cuore della bella tradizione di famiglia che continuo a rendere sempre viva con affetto ed entusiasmo.
Desidero precisare che altri ristoranti “Alfredo” a Roma non appartengono e sono fuori dal mio brand di famiglia.
Vi informo che il Ristorante “Il Vero Alfredo” è presente nell’Albo dei “Negozi Storici di Eccellenza” del Comune di Roma Capitale.
Grata per la Vostra attenzione ed ospitalità nel Vostro interessante blog, cordiali saluti
Ines Di Lelio
Alessia
Ciao Ines, ci siamo davvero emozionati nel poter ascoltare la tua storia.
Grazie di averla condivisa
Sentenza
Ahahahahah