Tutti i brand hanno bisogno di farsi pubblicità, anche quando si tratta di grandi multin azionali. Attraverso film e serie tv possono dettare tendenze e attirare l’attenzione del pubblico, cambiandone le preferenze. Succede con i gadget tecnologici ma anche con il cibo, quante volte l’occhio vi è caduto su dei prodotti che sembravano essere lì per caso? In realtà non c’è nulla di casuale e il mondo dell’advertising si muove in fretta, al punto che il cosiddetto product placement ora può essere inserito direttamente nelle sceneggiature. Vale a dire che l’obiettivo non è più quello di piazzare strategicamente il prodotto in modo che lo spettatore lo noti, vedendolo, ma è parlare direttamente del prodotto. Le serie tv americane sono piene zeppe di product placement e soprattutto di snack, ecco alcuni degli esempi più palesi. Serie come “Breaking Bad“, “Tredici” e “Orange is the new black” sono diventate piuttosto spudorate nel product placement e i brand cercano sempre di essere creativi nell’inserimento dei prodotti. Ecco alcuni esempi!
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Orange is the new black
Dicevamo, ormai i brand possono accaparrarsi anche parti della sceneggiatura o, perché no, i titoli degli episodi. Com’è avvenuto per la celebre serie Netflix e l’episodio “Flaming Hot Cheetos“. Il celebre snack ricorre più volte nella serie ma in questo caso ha un ruolo importante all’interno di una protesta. Il Governo manda i Cheetos (citati anche in “American Horror Story“), insieme ai Takis e agli assorbenti, alle donne della prigione. Taystee decide di bruciare la montagna di snack per protestare a seguito della morte di Poussay.
Un altro caso di spudoratissimo product placement in questa serie è quello di Pop Tarts. Nel quinto episodio della sesta stagione Tiffany e Coates sono nei boschi, in fuga verso il Canada. L’ex agente cerca di accendere il fuoco per preparare gli s’mores ma non ci riesce e si innervosisce ma rimedia dicendo di aver pensato al piano b: mostra una scatola di Pop Tarts, la gestualità è al limite dello spot pubblicitario.
Sarebbe impossibile citare tutti i prodotti presenti in una sola serie, ma un altro esempio emblematico è quello di Dunkin Donuts. Le ciambelle compaiono più volte nel corso della serie, nella fattispecie vengono utilizzate per addolcire le ragazze della prigione.
Empire
In Empire la Pepsi ha dato prova di grande creatività, perché la trama prevede che venga richiesto uno spot da parte della multinazionale. Pepsi richiede all’etichetta di Lucious Lyon di cercare un nuovo volto per il brand, sfruttando la funzionalità della trama è riuscita a realizzare uno spot nello spot senza farlo risultare eccessivo. Ne ha parlato anche il Wall Street Journal. Chapeau!
Breaking Bad
Una delle serie più amate degli ultimi anni, che ha sfruttato al massimo le possibilità del product placement. Nella terza stagione, per esempio, c’è una scena in cui è chiaramente visibile il burro di arachidi Jif. Prima di chiudersi nel suo laboratorio, Walter White si prepara il sacchetto per il pranzo, una scena semplicissima per una pubblicità riuscita.
Nell’episodio “Di più” della terza stagione si fa riferimento alla morte di Combo. Si vede una foto del ragazzo circondata da fiori, regali e dediche di amici e parenti. C’è anche una confezione di Combos, i celebri pretzel, un ottimo stratagemma per piazzarli ricollegandoli al nome del personaggio. La terza stagione è piena zeppa di altri riferimenti a marchi conosciuti, come Dr Pepper, Coca-Cola, la birra Corona o la Stella Artois.
Questa è la prima parte dedicata al product placement, a voi cosa viene in mente?
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