La tradizione natalizia negli Stati Uniti è molto sentita ma soprattutto è varia, perché si tratta di una terra che ha subito numerose contaminazioni, quindi il Natale in America ha un po’ il sapore europeo, un po’ africano, un po’ sudamericano e asiatico.
Il Natale è una festa cristiana, che a sua volta prende vita da una celebrazione pagana. Nel corso del tempo, è chiaro, la festività si è evoluta fino a diventare quella che conosciamo oggi e con essa si è evoluta pure la figura di Babbo Natale che, tuttavia, nell’immaginario collettivo rimane l’omone dalla barba bianca che scende giù dal caminetto per portare i regali. Il personaggio sarebbe nato da San Nicola, il vescovo di Myra veniva considerato il protettore dei bimbi e per questo nei paesi anglofoni e del nord europa lo conoscono come Santa Claus, nome di derivazione olandese. Dopo aver subito contaminazioni e variazioni, tra le leggende dei vari Paesi e l’influenza cristiana, Babbo Natale è diventato quello che conosciamo oggi, instancabile viaggiatore e lavoratore, che tutto l’anno insieme ai suoi elfi confeziona i regali e che si sposta su una slitta trainata dalle renne.
Negli Stati Uniti subito dopo il Giorno del Ringraziamento e il Black Friday inizia la caccia ai regali e agli addobbi più belli e vistosi da esibire in attesa dell’arrivo di Santa Claus o, più semplicemente, Babbo Natale. I più impazienti già a ottobre iniziano ad ascoltare le canzoni natalizie, le playlist sono piene di brani di Michael Bublè e Mariah Carey, “All I want for Christmas is you” si può sentire dappertutto. Come succede a Natale in ogni parte del mondo, ci sono molti piatti della tradizione che non possono mancare a tavola. In tantissimi film vediamo gli americani – ma anche inglesi e canadesi – bere l’eggnog, che spesso in italiano viene tradotto con “zabaione”. La ricetta è molto simile, ma non sono la stessa cosa. A base di uova e decisamente alcolico, l’eggnog è così buono che crea quasi dipendenza.
Due appuntamenti importantissimi che non si possono perdere a Natale negli USA sono le decorazioni della Casa Bianca e l’albero di Natale e la pista di pattinaggio del Rockefeller Center: dopo le intense giornate di shopping e passeggiate per gustarsi l’atmosfera natalizia, arriva anche il momento del tradizionale tacchino con la salsa di mirtili o il prosciutto arrosto e il Christmas pudding, un dolce preparato con la salsa al brandy da sempre in competizione con le mince pies che, come vuole la tradizione, sarebbero i dolci preferiti da Babbo Natale. Quest’ultimo viene atteso dai bambini che sperano di essersi comportati così bene da ricevere bellissimi regali e per ringraziare Santa Claus gli lasciano un bicchiere di latte con dei biscotti. Nelle zone del Sud degli USA la carne viene inevitabilmente rimpiazzata con le ostriche, ingrediente fondamentale per la Oyster Pie. Un piatto immancabile, indipendentemente dall’area geografica, è il purè di patate così come tra i dolci non mancano mai gli omini di pan di zenzero.
Nonostante le influenze e il fascino che da sempre gli Stati Uniti esercitano su di noi, decisamente diverso è il Natale italiano, in cui il cibo ha sempre un ruolo fondamentale ma è ancora più importante che sia condiviso in famiglia. Cosa c’è nel vostro menu natalizio?
2 comments
Pasquotto
Vivere il Natale a New York è la cosa più bella che possa esserci, peccato non riuscire quest’anno a tornare la.
Elide MessineoAuthor
Già, dev’essere magico. Spero tu possa tornarci presto! 🙂