Il mondo dei soft drink è estremamente vasto ma il primo che viene in mente è senza dubbio la Coca-Cola.
Si tratta della bevanda più diffusa al mondo e, nonostante gli alti e bassi, resiste ancora molto bene alla concorrenza. Ma in questo ambito esistono tantissime altre bevande con una lunga storia alle spalle, parliamo di alcune curiosità che le riguardano. Partiamo dalle origini: le prime “soda” sono diventate famose tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Venivano vendute nelle farmacie come rimedi contro il mal di stomaco, contro lo scorbuto, l’alcolismo, il nervosismo, dipendenza da oppio e perfino contro l’impotenza. Negli USA i soft drink costituiscono un vero e proprio problema sociale, perché ne vengono bevuti tantissimi e hanno conseguenze piuttosto gravi sulla salute. Ogni bevanda contiene molti zuccheri e altre sostanze che richiedono un consumo moderato. Negli USA molto spesso le soda sono una sostituzione dell’acqua, che ha un prezzo più alto. Questo vale a dire che gli americani consumano ogni anno quasi 2 tonnellate di zucchero solo bevendo Coca-Cola: un dato inquietante, se si pensa che sono circa 5 kg di zucchero a testa e, ripetiamo, derivano solo dalla Coca-Cola, senza contare tutte le altre bevande e il resto dell’alimentazione. I soft drink sono buoni ma ricordate sempre di seguire una sana alimentazione e fare sport senza compromettere la vostra salute.
Dalle farmacie agli scaffali dei supermercati
In questi anni sono stati fatti molti “aggiustamenti” per rendere le bibite quanto più possibile salutari. Senza alcun dubbio gli standard sono migliorati e molti ingredienti non esistono più da anni. Basti pensare che negli anni ’50 la 7-Up conteneva citrato di litio. Il litio è uno stabilizzatore dell’umore e viene utilizzato come farmaco per la cura di disturbi importanti, come la depressione. La 7-Up inizialmente si chiamava “Bib-Label Lithiated Lemon-Lime Soda” e veniva utilizzata quasi sempre a scopo farmaceutico. Come dicevamo prima, infatti, le soda hanno debuttato in questo modo per poi diventare mainstream.
Nel mondo del marketing c’è molta competizione e ogni grande compagnia sostiene di avere inventato per prima i soft drink. Chi ha ragione? Nessuno. La prima bevanda gassata è stata inventata dal chimico svedese Joseph Priestley nel 1767. I soft drink sono diventati popolari con la diffusione delle cosiddette “soda fountains“, le spille che si trovano oggi in ristoranti e fast food dalle quali servire comodamente le bevande alla spina. Il dibattito sul primo soft drink è tutt’ora in corso ma in molti sono d’accordo sul fatto che il merito possa andare al ginger ale, poiché lo zenzero veniva impiegato già da molto tempo come medicinale. Oggi esistono moltissimi gusti di soft drink e alcuni sono piuttosto strani: in Giappone, per esempio, esiste la soda al cetriolo e nella Corea del Sud c’è quella alla cipolla. Degli studi hanno dimostrato che la clientela maschile preferisce le bevande che abbiano lattine o bottiglie dai colori scuri o generalmente più aggressivi e che non citino la parola “diet“. I veri uomini non temono le calorie.
Add comment